Una “strimpellata” con Luca Barbarossa
Abitiamo entrambi a Roma, zona Monteverde, amiamo entrambi il tratto marino che va da Terracina al Garigliano, passando per il suo S. Felice Circeo e per la mia Scauri, amiamo entrambi il calcio e la buona cucina, la spensieratezza e l’allegria, la serenità e la famiglia, il buon vino e … le belle donne. Ma due cose ci separano profondamente: il suo totale e sviscerato amore per la Roma ed il mio fervido e smisurato tifo per la Juve da una parte ed il nostro credo e colore politico, assolutamente all’opposto, dall’altra. Nonostante questi due ultimi particolari, non proprio… insignificanti, ho sempre nutrito per il Barbarossa cantante e per il Barbarossa uomo profonda ammirazione e al pari di migliaia di coppie, più o meno in là con l’età, gli devo anche qualche grazie perché accompagnato dalle note delle sue canzoni in diverse occasioni mi ha fatto fare …“goal” con qualche bella ragazza. Durante l’estate, in occasione di un concerto che Luca ha tenuto a SS. Cosma e Damiano l’ho incontrato e dopo aver condiviso il comune malessere per talune scelte politico-ambientali in essere nel nostro amato sud pontino e dopo essermi simpaticamente “azzuffato” con lui per querelle di natura politica e sportiva, ho avuto il piacere, nella roulotte che lo ospitava, di accompagnarlo con la chitarra nel mentre sciorinava “Roberto pensava”, “Mamma portami a ballare”, “Come dentro un film” , “Roma spogliata”, “Yuppies”, “Piazza Navona”. Tanto per fargli riscaldare la voce. Così, tra una strimpellata e l’altra mentre gustavamo una margherita con mozzarella di bufala, offerta da Vincenzo Petruccelli, tra le grida di scatenate fans che circondavano la roulotte in cerca di foto, autografi e la richiesta di baci di una signora che continuava a ripetere “sono emigrante, vengo dal Canada, voglio baciare Barbarossa”, con grande disponibilità il buon Luca ha risposto alle mie domande, finendo inevitabilmente per esternare ancora il suo tifo per la Roma.
Allora Luca, quando hai iniziato a fare il cantante?
Ah… proprio una intervista da due parole, mi avevi detto “una cosa semplice semplice Luca”, sei proprio un sola! Ho iniziato da ragazzo, come artista di strada, ero studente e l’estate suonavo per le vie di Roma musica country americana e stasera ne ricanterò una, sì sì, ne ricanterò una proprio per te.
A me piace molto “Come dentro un film”.
Tutte le canzoni che si scrivono e si cantano fanno parte di te, te ne innamori, sono tue, viaggi con loro. “Come dentro un film” è una bella canzone, mi piace molto, la canto con trasporto. Sono molto legato anche a “Roma spogliata” che è stata per me l’esordio e ad un’altra canzone che hai canticchiato prima, “L’amore rubato”, che ha rappresentato una tappa importante nella la mia carriera. Ma te lo ripeto, sono tutte belle per me e sono “attaccato” a tutte.
Ti capita mai di incontrare qualche coppia che a distanza di anni ti ringrazia per averli fatti incontrare ed unire con le tue canzoni?
Qualche coppia che mi segue dai tempi di “Roma spogliata” e “Via Margutta”, mi ringrazia per averli fatti incontrare ed innamorare ma, ah ah … c’è anche qualche fidanzato che imbruttisce un po’ perché la ragazza grida “Luca sei il più bello, sei il massimo” e via dicendo. Tu mi capisci Ercole, è il destino di noi belli! A parte gli scherzi molti mi scrivono per raccontarmi la loro storia, il loro amore nato con le mie canzoni e il loro matrimonio, molte coppie che mi seguivano da single e che ho fatto incontrare con la mia musica, oggi vengono ai concerti con i loro figli che cantano felici le mie canzoni e tutto questo per me è bellissimo e gratificante.
Barbarossa e la Nazionale cantanti.
Un’ esperienza assolutamente magnifica, una delle più belle e più importanti della mia vita. È molto bello far parte di progetti così densi di significato come quelli che promuove la Nazionale cantanti, che gira per l’Italia per fare partite di beneficenza allo scopo di aiutare chi soffre e chi ha bisogno.
Qualcuno dice che giochi meglio di come canti, che rispondi?
Gioco come canto, fai un po’ tu…
Perché sei romanista?
E perché no?
Perché sì?
Sono nato e vivo a Roma, mi sembra sufficiente come motivazione.
Assolutamente no, vogliamo una Europa unita e poi ci fossilizziamo ad essere della squadra di dove si nasce o dove si vive? Siamo cittadini del Mondo, siamo liberi e possiamo amare e simpatizzare per ciò che vogliamo, squadra di calcio compresa. E poi, Luca, con la Roma non giocano solo ragazzi nati al Tuscolano o a Monteverde ma anche francesi, brasiliani ed inglesi. Rappresentano forse Roma loro?
Battuta regolare ma sono e resto della Roma, la squadra della città dove vivo e dove sono nato.
Battuta regolare, andiamo avanti. Che mi dici della politica?
Che non mi piace la dittatura…
Ti riferisci a qualcuno in particolare?
Ai dittatori di tutto il Mondo e …italiani. Non mi piace che comandi solo una persona e siano tutti servili con lui.
A chi ti riferisci?
Al milanista.
…Immaginavo.
Non ho le sue idee e non voglio che le imponga.
Al di là dei giudizi personali, se occupa quel posto è perché lo ha deciso il popolo, votandolo.
Il popolo può cambiare idea.
Tra tre anni si vedrà.
Speriamo prima. Mi piacerebbe una Nazione con un centro sinistra ed un centro destra maturi, come in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Italia non è così, comanda solo lui.
Eros Ramazzotti (… guarda caso nato a Roma ma tifoso juventino) sta scrivendo il nuovo inno della Juventus, lo canteresti allo stadio Delle Alpi?
No, no non ce la farei mai.
Deluderesti migliaia di fans che vorrebbero sentirti cantare?
Canterei loro una mia canzone.
Cioè non faresti ciò che democraticamente vuole il pubblico ma imporresti una tua idea, non starai mica diventando … un “milanista”?
Che para…
Pubblicato su “Forum” in data 14.01.2004