Fabio Armeni: in politica con passione
Quarantanove anni, romano, coniugato con la signora Rita e padre di Matteo e Federico, Fabio Armeni svolge attività politica dal 1985, prima nelle file della Democrazia Cristiana e dal 1996 in quelle di Forza Italia. Nel 2000 è stato eletto Consigliere regionale del Lazio ed ha assunto la Presidenza della Commissione consiliare speciale per la condizione giovanile e per l’innovazione e la riforma della burocrazia, nel 2001 è stato nominato responsabile dell’organizzazione su Roma di Forza Italia. Molto attento alle problematiche sociali ha presentato due proposte di Legge riguardanti l’istituzione dell’osservatorio sull’handicap e l’istituzione sull’osservatorio regionale sull’assistenza psichiatrica oltre ad essere stato il primo firmatario della PL sulla parità scolastica e della Legge regionale sulla famiglia. Sempre attivo sulle problematiche del volontariato e dello sport, l’Onorevole Armeni è cresciuto in ambito parrocchiale ed è un cattolico praticante che ha sempre messo a disposizione della comunità parrocchiale il suo impegno politico. Nelle elezioni regionali del 3 e 4 Aprile è stato nuovamente eletto Consigliere regionale benché la sua coalizione abbia ceduto il passo all’Unione di Marrazzo.Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Armeni è stato Ufficiale dell’Esercito Italiano e funzionario di banca.
Quando e perché hai deciso di entrare in politica?
Ho sempre avuto la passione per la politica e mi è stata sempre riconosciuta dai compagni di scuola e dagli amici che frequentavo, la capacità di impegnarmi per gli altri e di rappresentare coloro che mi erano vicini. Oggi si chiama leadership, una volta più semplicemente, carisma ed impegno per gli altri.
Perché quando è finita la D.C. hai deciso di scendere in campo con Forza Italia?
Non esistendo di fatto più un centro netto ho deciso di entrare a far parte di un gruppo, Forza Italia a quel tempo emergente e che oggi è il più votato dagli italiani perché ho ritenuto allora e ritengo oggi che questo partito sia assolutamente liberale e porti avanti i valori della famiglia e della cristianità nel modo nei quali li ho sempre sentiti ed intesi io.
L’Opposizione ritiene e dice alla gente che il Governo Berlusconi non ha fatto nulla per il Paese ma ha prodotto solo Leggi a favore del Presidente del Consiglio e dei propri Parlamentari. Cosa rispondi?
Credo che per questo sia più giusto che nei dettagli parlino il Presidente del Consiglio o i colleghi di Governo, mi limito tuttavia a dire che questo Governo ha saputo scegliere un leader nel Presidente Berlusconi e a differenza della coalizione di centrosinistra ha mantenuto il suo leader per tutta la Legislatura e non ha proceduto a molteplici cambi in corsa di leader e decisioni. Un fatto questo assolutamente importante e che dimostra la fermezza e la solidità della coalizione di centrodestra che pur tra mille difficoltà, vedi situazione in Afghanistan ed Iraq, G8 di Genova, introduzione dell’euro e mille altre problematiche, è riuscita a governare in maniera trasparente e senza tentennamenti, riuscendo a fare in settori quali per esempio la sanità, la difesa e le infrastrutture scelte epocali e coraggiose che nel tempo hanno premiato la bontà delle decisioni assunte. Un Governo, quello di centro destra, che ha saputo governare e far riacquistare all’Italia posizioni di prestigio nel contesto internazionale.
La sinistra vi accusa di antieuropeismo.
Lo dicono dal giorno in cui il Governo si è insediato, è il loro modo di fare politica, screditare sempre e a prescindere, l’avversario.Ti ho appena detto che nel contesto internazionale, Europa compresa ovviamente, il nostro Paese ha riacquistato quel prestigio che gli compete e che merita.Basta vedere in TV la cordialità e la simpatia con la quale Berlusconi, Frattini, Tajani e Fini sono accolti dai loro colleghi europei negli incontri istituzionali.
Credi che il contratto siglato dal Presidente Berlusconi con gli italiani sia stato sino ad ora rispettato o è stato disatteso?
Ti ripeto, forse sarebbe il caso che ti rispondesse direttamente il Presidente, in ogni caso per quanto mi riguarda il contratto è stato pienamente rispettato e nonostante una becera campagna elettorale da parte dell’Opposizione, gli italiani sanno bene come ha operato questo Governo e lo premieranno al momento del voto.
In tutta sincerità, la Casa delle Libertà è ancora unita e coesa come nel 2000 o mostra segni di insofferenza irrisolvibili tra alcuni dei suoi componenti?
Nessun segno di insofferenza, la Casa delle Libertà è coesa e lo dimostra, come ho detto prima, il fatto che con Berlusconi Presidente è iniziata e con Berlusconi Presidente finirà l’attuale Legislatura. Se ci sono state o ci saranno per talune materie idee diverse, come sempre in pieno spirito democratico la coalizione ne parlerà e raggiungerà un accordo.
Cinque anni al Governo del Lazio, cosa avete fatto di buono?
Quante pagine mi dai?
Poche righe perché?
Perché per dirti tutto quello di buono che abbiamo fatto servirebbero molte pagine. Abbiamo fatto cose pregevoli che mai prima di noi altri avevano fatto: dall’approvazione dello Statuto regionale al decentramento, dalla diminuzione dal 12,3 % al 7,3% del tasso di disoccupazione alla costituzione di un numero verde per informazioni relative ai finanziamenti programmati per lo sviluppo regionale, dall’acquisto del San Raffaele all’apertura del Policlinico di Tor Vergata e al Sant’Andrea e all’inaugurazione di nuove strutture al Regina Elena, al S. Maria e al S. Gallicano, dall’approvazione del piano rifiuti alla depurazione delle acque, dalla difesa del suolo all’elettrosmog con quindici nuove centraline ed un controllo sulla Regione h24, dall’ampliamento del GRA alla progettazione in stato avanzato del miglioramento delle principali arterie stradali e ferrotranviarie del Lazio. E ancora: contributi per la costruzione di alloggi, agevolazioni per i soci di cooperative edilizie, regolamentazione dell’abusivismo, buono asilo di 500 euro per le famiglie bisognose, bonus per le scuole materne, bonus per il terzo figlio e buono casa per le ragazze madri. È stata creata inoltre una fondazione per l’assistenza ai disabili gravi e una carta senior per i 125.000 pensionati sociali della Regione. Abbiamo fatto questo e mille altre cose ma….non ho più fiato Ercole.
E perché avete allora perso in maniera netta nel Lazio come in quasi tutte le altre Regioni d’Italia?
Bisogna saper accettare le sconfitte ed essere consci che questa competizione elettorale ha premiato il centrosinistra. Analizzeremo in maniera approfondita i motivi di questa debacle che comunque sono certo non sarà determinante per le elezioni politiche del 2006. Quanto a me ti garantisco che continuerò a lavorare in Regione, all’Opposizione, con la stessa determinazione, lealtà e trasparenza con la quale ho lavorato in questi cinque anni e sono certo che nel 2010 torneremo ad essere premiati dagli elettori.
Prenderesti più volentieri un caffè con Rutelli, Veltroni o con Marrazzo?
Credo che in questo periodo sia loro che io siamo abbastanza impegnati, comunque mi conosci bene e sai quanto io sia aperto al dialogo e al confronto corretto e costruttivo con chiunque, e questo purtroppo non sempre dall’altra parte della barricata avviene.
Dimmi un motivo perché è stato giusto per te sostenere Storace e uno per cui non si doveva votare Marrazzo.
Storace ha dimostrato di avere operato in maniera trasparente e con grande energia e capacità. Una volta il Lazio tentava di “copiare” i modelli di gestione delle Regioni del nord mentre oggi, e lo dico con grande soddisfazione ed orgoglio, tutte le Regioni d’Italia guardano con ammirazione la politica adottata dalla Regione Lazio che ha saputo lavorare con grande impegno e che è riuscita ad ottenere dal Governo centrale fondi che mai prima d’ora erano stati assegnati al Lazio. E questo perché un Presidente passionale come Storace e una squadra valida e determinata come i Consiglieri regionali e gli Assessori hanno lavorato con entusiasmo e con passione politica portando il Lazio ad ottenere risultati mirabili sotto ogni punto di vista. Il motivo per cui non si sarebbe dovuto votare Marrazzo? Beh in primo luogo perché non mi è parso che avesse un programma valido, quindi perché ha dedicato più tempo nella sua campagna elettorale a dire ciò che non ha fatto o che avrebbe dovuto fare secondo lui Storace ma non a dire alla gente cosa è realmente in grado di fare lui e, in ultima analisi perché è un politico improvvisato che non conosce i reali problemi della gente perché non li ha mai toccati con mano svolgendo un’altra professione. E vuoi mettere poi le idee liberali del centrodestra con le posizioni di una coalizione, quella di centrosinistra, che non è coesa sulla politica internazionale come su mille altre posizioni ma che ha in comune solo l’odio, immotivato e precostituito, per Silvio Berlusconi? Comunque sono sicuro che il centrosinistra è solo di passaggio al Governo del Lazio perché tra cinque anni torniamo noi, parola di Fabio Armeni.
Pubblicato sul “Corriere del Sud Lazio” n. 13 del 2005