Salvatore Buglio: in politica per difendere i più deboli
Salvatore Buglio è nato a Catania il 20 Dicembre del 1951, è coniugato con la signora Raffaella e padre di Rosanna e Giulia. Ha lavorato per aziende importanti come la Fiat Metalli, la Burgo, la Sallig e la Viberti prima di diventare, nell’Aprile del 1996, Parlamentare della Repubblica. Iscritto al gruppo dei democratici di sinistra-Ulivo, è membro della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati e della Commissione politiche dell’Unione Europea. Estremamente garbato e cordiale, l’Onorevole Buglio, che è un politico schietto ed onesto e sempre disponibile e leale, cerca di adoperarsi al meglio per rappresentare i lavoratori e difenderli dalle angherie dei “potenti”. Hobby? Sì, ne ha uno che lo appassiona profondamente e che lo allieta da sempre: la Juventus! E proprio in virtù di questa grande passione è stato tra i fautori, di intesa con la società bianconera e con altri colleghi Parlamentari di tutti gli schieramenti, della fondazione dello “Juventus club Parlamentari Giovanni Agnelli”. In un clima di simpatia e stima reciproca, ho parlato con lui di politica, soldati e pallone.
Quando e perché ha deciso di entrare in politica?
Nel 1973. Operaio Fiat, preso di mira da un razzista (capo reparto) reagisco e vengo licenziato. Dal sogno all’incubo. Da quel momento in tutte le aziende in cui ho lavorato, ho fatto il rappresentante dei lavoratori per difenderli dai soprusi.
Perché è nell’Unione e non nella Casa delle Libertà?
Perché nel PCI (iscritto nel 1976) ho trovato lo strumento per aiutare i deboli.
È stato mai corteggiato, politicamente, dai suoi avversari?
Stimato perché non demonizzo. Corteggiato mai.
Se nel 2001, un attimo dopo la vittoria del Polo, Berlusconi l’avesse chiamata e gli avesse offerto un incarico di Governo, avrebbe fatto, in quel caso, il salto della barricata?
No.
L’Opposizione ritiene e dice alla gente che il Governo Berlusconi non ha fatto nulla per il Paese ma ha prodotto solo Leggi a favore del Presidente del Consiglio e dei propri Parlamentari. È d’accordo con questa tesi?
In parte sì. Però non dimentichiamo che il Polo ha fatto delle Riforme strutturali che non condivido, ma sarebbe sciocco non vedere; penso alla riforma Moratti e alla riforma Biagi.
La sinistra accusa di antieuropeismo la Casa delle Libertà: è tutto vero? Perché?
Sì è vero, perché ha diviso l’Europa sui temi più importanti e si è appiattita sugli Stati Uniti. Non dimentichiamo che la Lega dell’antieuropeismo ne ha fatto una bandiera.
I soldati italiani in Iraq, giusto o sbagliato?
Sbagliato andarci, sbagliato ritirarsi subito.
Se foste stati al Governo voi dell’Unione, crede davvero che i nostri militari non sarebbero mai partiti o che ora sarebbero ritornati?
Avremmo fatto come la maggior parte dei paesi europei, non saremmo intervenuti.
E come giudica il fatto che in Afghanistan ed in Iraq si sono fatte finalmente elezioni libere? Forse un po’ di merito è anche dei soldati e del Governo italiano, non trova?
Il concetto di “esportazione della democrazia” con le armi non mi convince.
Prenderebbe più volentieri un caffè con Berlusconi, Fini, Casini o Bossi?
Bossi a cena perché è il più vero, con Casini un buon caffè.
Al di là delle idee politiche, c’è un rappresentante della Casa della Libertà che stima particolarmente e che porterebbe nell’Unione?
Follini e Tabacci.
Chi vincerà nel 2006, la Casa delle Libertà o l’Unione?
Sarà una bella lotta, alla fine vincerà l’Unione.
Un aggettivo per Berlusconi e uno per Prodi.
Berlusconi tosto e Prodi tranquillo.
Juventus: lei è stato uno dei promotori per la nascita dello Juventus Club Parlamentari Giovanni Agnelli. Idee e progetti per l’attività di questo club.
L’idea può essere un’iniziativa di beneficenza in onore di Omar Sivori, “l’angelo dalla faccia sporca”; il progetto è ambizioso ed è quello di fare amare, come meritano, Moggi, Giraudo e Bettega, grandi dirigenti ingiustamente bersagliati dalle critiche.
Baratterebbe la conquista della Champion League con la vittoria alle elezioni del 2006?
No, nel 2006 l’Unione e nel 2007 la Champion League alla Juve.
Intervista in esclusiva per “Cento Voci” realizzata in data12.10.2005